Martin Buber (1878-1965), filosofo ebreo austriaco naturalizzato israeliano, è una delle voci più originali del pensiero religioso e filosofico del XX secolo. Formatasi inizialmente nell’ambiente del neokantismo e influenzato da Nietzsche e dallo spirito del romanticismo tedesco, la sua ricerca trovò nel dialogo e nella tradizione mistica ebraica (in particolare l’ḥasidismo) i punti cardinali del suo pensiero. Professore a Francoforte, costretto all’esilio dalla persecuzione nazista, visse in Palestina dal 1938 fino alla morte, contribuendo alla nascita culturale dello Stato di Israele.
La sua opera più celebre, Ich und Du (Io e Tu, 1923), rappresenta una svolta epocale: Buber individua due atteggiamenti fondamentali con cui l’essere umano si rapporta al mondo. Il primo è l’atteggiamento dell’“Io-Esso”, nel quale la realtà viene ridotta a oggetto di conoscenza, uso o possesso. Il secondo è la relazione “Io-Tu”, caratterizzata da reciprocità, presenza e apertura: in essa l’altro non è un oggetto, ma un soggetto irriducibile che interpella l’Io nella sua totalità. L’esperienza autentica del “Tu” è infine aperta al “Tu eterno”, ovvero a Dio, che si manifesta in ogni vera relazione.
Dal punto di vista teologico, Buber non costruisce un sistema, ma offre una filosofia della relazione che incide profondamente sull’antropologia religiosa contemporanea. In un tempo segnato dalla solitudine e dall’alienazione, la sua filosofia del dialogo diventa un’etica: solo nell’incontro l’essere umano trova verità e responsabilità. Questa visione lo ha reso interlocutore privilegiato di teologi cristiani (come Karl Barth, Paul Tillich, Romano Guardini) e di filosofi dell’esistenza (come Levinas, che riprenderà e radicalizzerà la centralità dell’Altro).
Buber è anche noto per la sua rilettura del ḥasidismo, tradizione mistica ebraica che egli rese accessibile al pubblico europeo attraverso le sue raccolte di racconti e interpretazioni (I racconti dei ḥasidim, 1949). In esse il misticismo non è evasione, ma intensificazione della vita quotidiana, in cui ogni gesto può aprire al divino.
Bibliografia primaria in italiano
M. Buber, Io e Tu, Milano: San Paolo, 1993 (ed. orig. 1923).
M. Buber, Il principio dialogico e altri saggi, Milano: San Paolo, 1993.
M. Buber, Il cammino dell’uomo secondo l’insegnamento chassidico, Milano: Qiqajon, 1990.
M. Buber, I racconti dei ḥasidim, Milano: Adelphi, 1979.
M. Buber, Eclissi di Dio, Milano: Garzanti, 1962.